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Per la puntata, vedere Vermio Malgozzo (Episodio).

Vermio Malgozzo (Vermio Viliberto Fangoso da Malgozzo) è il cattivo, viscido e infido scagnozzo, consigliere e spia di Grifo Malvento.

Non mi sono spiegato... Non mi avete capito...

― Vermio Malgozzo

Descrizione[]

Aspetto[]

Vermio possiede dei lunghi capelli castani raccolti con un codino. Egli ha baffi e barba, proprio come tutti i cattivi. Lui indossa un gilet e dei pantaloni marroni scuri come il mantello. Sotto il gilet scuro vi è una maglia bianca. Inoltre, Vermio Malgozzo porta con sé un marsupio marrone chiaro come il paio di stivali.

Sul mio onore non ho mai detto...

― Vermio Malgozzo

Caratteristiche[]

Egli semina e calunnia maldicenze e discordie, tenta di sobillare l'uno contro l'altro, e tutti contro Re Quercia. Malgozzo cerca di mettere in buona luce la figura e l'operato del suo Signore, promuove personalmente diversi intrighi o, in alternativa, si associa a ogni imbroglio promosso da qualunque altro cattivo, al solo obiettivo di "destabilizzare" il Regno. Vermio Malgozzo è arrogante, malizioso, furbo e intelligente. Egli è altresì sensibilissimo e perspicace. Infatti, lo scagnozzo di Grifo Malvento intuisce per istinto gli intrecci, i segreti e gli accadimenti al Fantabosco. Lui ha il vizio di apparire improvvisamente alle spalle dei personaggi, facendoli sobbalzare.

Vermio, mi hai fatto prendere uno spavento! Ma è possibile che tu debba sempre arrivare alle spalle, strisciando in silenzio come un verme?!

― Tipico rimprovero contro Vermio

Vermio è davvero ghiotto di Blumele e in qualche modo vive questa condizione come un punto debole. Egli ostenta questa golosità come il vero e unico motivo della sua frequentazione del Chiosco di Milo.

Per mille ganci contorti!

― Vermio Malgozzo

Storia[]

Vermio è giunto al Fantabosco col ruolo ufficiale di suo Esattore delle tasse, e benché restasse questione controversa se il Barone avesse o meno diritto di esigere balzelli nel Regno di Re Quercia, nessuno ignorava che le vere finalità per cui Vermio si aggirava per il Fantabosco erano lo spionaggio, il sabotaggio e l'intrigo. Vermio Malgozzo è caduto in disgrazia presso lo stesso perfido Barone per i ripetuti fallimenti delle sue mene, ora non esibisce più il titolo di Esattore e non tenta di riscuotere imposte, ma seguita ad aggirarsi per il Fantabosco in cerca di segreti, grandi e piccoli, della comunità e dei singoli, da trasmettere comunque al suo Signore per riconquistarne il favore. Questa impresa sembra tuttavia molto difficile. Spesso Vermio si lamenta delle sue disgrazie e paventa la prospettiva di essere cacciato via a calci da Picco Malvento se per l'ennesima volta non riuscirà a compiacere con qualche losca impresa il barone Grifo. Per scongiurare questo destino, oppure per pura e mera inclinazione alla perfidia, Vermio non smette di complottare, tramare, stringere alleanze coi cattivi locali. Nell'episodio La chiave d'oro Vermio riesce a rubare con l'inganno la chiave d'oro che Re Quercia protegge con cura, e che permette di aprire la porta del Fantabosco alla strada più rapida verso il Mondo Reale: questa malefatta gli costerà un lungo esilio punitivo dal Fantabosco. Nella puntata Il ritorno di Vermio egli viene riammesso dalla magnanimità di Re Quercia al Fantabosco, dietro promessa che non farà più il gabelliere di Grifo Malvento. Pur tuttavia, abita ancora nella foresteria del suo tristo signore e si mette al servizio ora dell'uno ora dell'altro cattivo: soprattutto di Strega Varana e Grifo.

Pignografia[]

Riferimenti[]

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